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Immagine del redattoreRaffaele Pepe

La scoliosi. A chi rivolgersi e quando

Aggiornamento: 22 apr 2022

La scoliosi è una malattia che colpisce prevalentemente l'età adolescenziale e preadolescenziale. La patologia consisite in una deviazione laterale della colonna vertebrale associata ad una rotazione delle vertebre. La causa della malattia è, nella maggior parte delle volte, sconosciuta e per questo viene definita idiopatica. Le bambine sono più colpite più dei maschietti. La maggior parte dei casi ha una evoluzione lieve che non necessita di trattamenti specifici se non di osservazione periodica e ginnastica di supporto. Esistono , però, casi gravi che vanno riconosciuti e trattati tempestivamente per evitare che la malattia possa peggiorare e, oltre che presentare una evidente deformità, possa influire negativamente sulla funzionalità respiratoria.

Ma quale è il giusto percorso che devono affrontare i bambini per riconoscere questa patologia? Se ne è parlato in un recente seminario. Un tempo il primo screening poteva essere effettuato dal medico scolastico, figura ormai scomparsa. Ora è fondamentale il supporto del pediatra di libera scelta che può, sulla base della visita, indirizzare i casi sospetti allo specialista ortopedico. L'età adatta per il primo inquadramento per la scoliosi è quella compresa tra 8 e 10 anni per le femmine e 10 e 12 anni per i maschi.

A questo punto entriamo in gioco noi ortopedici, che siamo formati a cogliere i segni clinici che giustificano l'esecuzione di una radiografia. Sulla base della visita e della radiografia possiamo definire quali casi vadano solo controllati periodicamente (la maggior parte) e quali vadano indirizzati ad un trattamento ortesico (gessi, busti) o chirurgico, che avviene nella maggioranza dei casi in centri di secondo livello.

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